Ecco quali sono i temi più caldi per gli anni a venire, facilmente inseribili nei portafogli attraverso fondi ed Etf.
L’IA generativa diventa professionale
L’IA generativa ha dominato le prime pagine nel 2023, alimentando i forti guadagni dei titoli tech. Ora che il clamore si sta attenuando, la sfida che gli sviluppatori devono affrontare è come monetizzare questa tecnologia. Le aziende stanno gradualmente cercando di incorporare l’IA per migliorare l’efficienza e ottimizzare i costi, creando una forte domanda di applicazioni professionali dell’IA generativa. È estremamente improbabile che questa tecnologia rubi posti di lavoro: dopotutto richiede sempre un input umano sia per iniziare il lavoro sia per la fase finale di revisione e controllo dei dati, ma sicuramente potrebbe aiutare a rendere i lavoratori più produttivi. Oggi GitHub Copilot di Microsoft rappresenta il miglior esempio in scala di IA generativa per i software: secondo uno studio rilasciato dalla stessa Microsoft, gli sviluppatori che si sono avvalsi del suo aiuto sono risultati più produttivi, fornendo risultati migliori nel 55% in meno di tempo, il tutto per una spesa annuale di circa 100 dollari americani, ossia il costo della sottoscrizione annuale a “co-pilot”. Recentemente, Salesforce ha lanciato Einstein Copilot, le cui capacità includono creare e-mail di marketing, elaborare risposte personalizzate alle domande dei clienti e redigere i resoconti delle riunioni.
E questo non è che l’inizio: tre quarti delle aziende di ogni settore prevedono di utilizzare l’IA entro il 2027.
La cyber security e la sfida ai deep fake
Se da un lato l’IA generativa può renderci più produttivi, dall’altro può anche seminare pericolosa disinformazione. I “deep fake” – contenuti che simulano chiamate video o audio effettuate da famigliari, amici, capi o colleghi – sono sempre più facili da realizzare e difficili da smascherare. Ma non si tratta solo di chiamate: con l’aiuto dell’IA, le vecchie mail di phishing generiche e pieni di errori stanno scomparendo in favore di mail altamente personalizzate e ben targettizzate che diffondono malware. Dal lancio dell’IA generativa, che ha reso più semplice creare i malware, è cresciuto significativamente il numero degli attacchi informatici, il che rappresenta una sfida enorme per l’industria della cyber security. C’è però anche un risvolto della medaglia, ossia che maggiori minacce porteranno a maggiori investimenti, anche per via dalle pressioni normative. Vedremo, probabilmente, una crescita delle soluzioni zero trust che verificheranno continuamente le credenziali dei soggetti che interagiscono con un’organizzazione, sia internamente che esternamente. Se l’IA è parte del problema, potrebbe però essere anche parte della soluzione, in quanto l’industria della sicurezza informatica sta addestrando gli LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) a individuare gli attacchi più rapidamente e contrastare le possibili minacce di malware scritti da altre macchine.
La battaglia al cambiamento climatico si sta scaldando
Nella lotta al cambiamento climatico la maggior parte degli sforzi è stata impiegata per cercare di mitigarlo, tagliando le emissioni di gas serra ed eliminando il carbonio già presente nell’atmosfera. Ma con le temperature che continuano a crescere sta diventando sempre più evidente che i ritmi a cui ciò avviene non sono sufficienti. Per sopravvivere dovremo imparare ad adattarci a temperature sempre più elevate e catastrofi climatiche sempre più frequenti, come siccità, inondazioni e uragani. Durante la COP28 che si è tenuta a Dubai nel mese di novembre i Paesi partecipanti hanno raggiunto un accordo sugli obiettivi per il Global Goal on Adaptation (GGA), sebbene rimangano ancora punti di domanda su come questi sforzi verranno finanziati. Secondo l’UNEP (UN Environment Programme), il deficit annuale di finanziamenti per l’adattamento ammonta a 366 miliardi USD. Le opportunità di investimento sono diverse, tra cui la coltivazione di colture in grado di sopravvivere alla siccità e di prosperare in un clima in continuo cambiamento, lo sviluppo di infrastrutture resistenti al clima, la costruzione di difese contro le inondazioni, la progettazione di edifici che riflettono il calore, lo sfruttamento dei big data per prevedere con maggiore precisione il prossimo evento meteorologico estremo e la creazione di sistemi di allerta precoce. Con il 2024 che potrebbe segnare nuovi record delle temperature, l’adattamento sarà una priorità assoluta.
Edifici sempre più green
Con un numero crescente di persone che vive nelle città abbiamo bisogno di più palazzi in cui abitare, lavorare e divertirci. Storicamente, l’edilizia ha rappresentato un problema per il pianeta: il settore del real estate è responsabile di circa il 40% delle emissioni di carbonio, e il processo costruttivo può generare grandi sprechi. Ma tutto questo sta cambiando, grazie alle innovazioni nelle tecnologie e nei materiali di costruzione. Ad esempio, il software Building Information Modelling (BIM) permette la modellazione digitale e l’analisi durante l’intero ciclo di vita degli edifici e delle infrastrutture, dalle fasi di pianificazione e design a quelle di costruzione e gestione. BIM non include solo strumenti per analizzare fattori ambientali quali energia, calore e illuminazione, ma può anche facilitare la prefabbricazione, che migliora l’efficienza della costruzione. La tecnologia sta aiutando anche a ridurre le emissioni e massimizzare il confort all’interno degli edifici, ad esempio tramite un migliore isolamento o la domotica avanzata. Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, gli investimenti globali destinati all’efficienza energetica degli edifici sono aumentati da 140 miliardi USD nel 2015 a circa 190 miliardi USD nel 2019.
Barlumi di speranza per l’Alzheimer
La malattia di Alzheimer ha disorientato gli scienziati per decenni. Circa 30 milioni di persone al mondo ne soffrono, ma a farne le spese sono anche le famiglie che si prendono cura dei malati. E con l’invecchiamento della popolazione la situazione è destinata a peggiorare. Fortunatamente, stiamo finalmente assistendo a segnali di progresso nella diagnostica e nel trattamento. Le autorità statunitensi hanno recentemente approvato un farmaco per l’Alzheimer prodotto da Eisai/Biogen, e la formulazione sottocutanea dell’azienda, che ne faciliterebbe la somministrazione, dovrebbe essere a sua volta approvata. Nei prossimi anni, l’attenzione sarà concentrata sul lancio delle terapie appena approvate, il lecanemab di Eisai/Biogen e il donanemab di Eli Lilly. Queste nuove terapie lavorano sull’eliminazione dal cervello di una proteina chiamata betamiloide. In aggiunta, man mano che si rendono disponibili nuovi strumenti come la diagnostica su base ematica cresce la speranza che in futuro i pazienti affetti da Alzheimer possano cominciare i trattamenti prima del peggioramento della malattia, portando a risultati migliori.
La vita sana è di nuovo fashion
“A gennaio mi iscrivo in palestra”: la frase più pronunciata del mese di dicembre. Ma i buoni propositi di inizio anno falliscono in media dopo la prima settimana. Diversi segnali ci confermano, però, che il desiderio di una vita più sana sta passando da mero proposito ad ambizione concreta. Il Covid ha riportato sotto i riflettori l’importanza di una buona salute e ha anche donato a molte persone il tempo per dedicarsi a nuovi hobby. Da alcuni anni, l’industria del fitness sta prosperando, come dimostrano le palestre sempre più numerose e sempre più piene sulle strade principali delle città e la grande richiesta di gadget sofisticati per tracciare i progressi. Nei prossimi anni, le Olimpiadi di Parigi potrebbero aggiungere rinnovato entusiasmo a questo trend. Nel frattempo, il successo di una nuova serie di farmaci per la perdita di peso, tra cui Wegovy, progettati per imitare l’ormone glucagone peptide 1 (GLP-1) potrebbe accrescere il numero di persone che mirano a uno stile di vita più sano. Dopo aver perso peso, le persone potrebbero trovare l’esercizio fisico più accessibile e potrebbero anche impegnarsi maggiormente per mantenersi in forma.
L’ascesa dell’economia delle esperienze
Sia in Europa che negli USA le spese legate ad attività ricreative e culturali sono aumentate due volte più rapidamente di tutto il resto dell’economia. Le ricerche dimostrano che investire in esperienze anziché in beni materiali può fornire un senso di appagamento superiore e più duraturo, in quanto si tratta di attività condivisibili con altre persone. La tecnologia sta ampliando le possibilità di interazione, ad esempio attraverso le realtà virtuali e gli e-sport. Cresce la domanda anche online, in particolare sui canali retail e del turismo. Il boom dei viaggi a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni dovrebbe continuare nel 2024, supportato dai nuovi dispositivi di traduzione simultanea e dagli itinerari realizzati con l’IA generativa. La diffusione di esperienze condivise sta diventando una priorità anche i governi, perché, come spiega l’US Surgeon General, la solitudine può causare tante vittime quanto il fumo. L’’oro nei portafogli Leggi tutto Goldman Sachs AM, outlook investimenti 2024 Leggi tutto India: pronta per il decolloLeggi tutto Oro: cosa succede se l’inflazione persiste?Leggi tutto Ciclo secolare per il debito emergenteLeggi tutto Growth: tre elementi a sostegno nel 2023Leggi tutto I sette trend del 2023Leggi tutto I sette trend del 2023Leggi tutto Non dimentichiamoci l’oroLeggi tutto Cambio di regimeLeggi tutto